00.07
Il cane era morto
decisi di fare qualche indagine
Catena di Ragionamenti…
Christopher soffre di autismo, l’assassinio del cane della vicina innesca in lui la voglia di scoprire il colpevole: la ricerca della verità ci farà conoscere a fondo il protagonista e il mondo che lo circonda.
Il giallo si sviluppa in maniera molto originale. Il tutto è condito da un linguaggio davvero unico. Di fatto, si tratta di un sotterfugio per riuscire a entrare nella mente di questo giovanotto difficile.
Ogni particolare è esaminato con precisione: Il cane è morto davvero? La vicina chi è? E ogni evento irrilevante assume importanza strategica nelle indagini di Christopher. I confini strettissimi, che lo legano a casa e scuola, si sbriciolano quando la necessità di chiarire l’evento tragico accaduto al cane, proietta il protagonista nel mondo “reale”, assolutamente più grande e diverso da quello disegnato ad hoc da chi gli vuole bene.
Voglio ringraziare un’amica per avermi fatto scoprire questo libro. Sono soltanto dispiaciuto di non aver avuto notizie sull’esito della partita Inghilterra – Romania (particolare secondario e irrilevante a guardar bene; forse finita 134 a 0).
Altro discorso va fatto a riguardo del pezzetto di Lego da otto. Non mi è chiaro se la confessione avviene in conseguenza alla sua apparizione, cioè in quanto oggetto mistico che costringe a dire assolutamente la verità, o se trattasi di un irrilevante particolare. Propendo per la prima ipotesi… in bricks we trust.
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progetto abbinamenti
quando: alle 00.07
dove: nel giardino dei vicini
piatto: filetto alla Wellington
vino: Cabernet doc Breganze “Bosco Grande”
drink: Cosmopolitan
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Mezzanotte e sette minuti. Il cane era disteso sull’erba […] Gli occhi erano chiusi. Sembrava stesse correndo su un fianco […] Il cane però non stava correndo, e non dormiva. Il cane era morto.
Decisi che avrei scoperto chi aveva ucciso Wellington […] decisi di fare qualche indagine. […] il forcone apparteneva alla signora Shears. […] mi domandai se fosse stata la stessa signora Shears a uccidere Wellington. Ma se era stata lei perché si era precipitata fuori urlando: “che cazzo hai fatto al mio cane?”
Dentro il mio cervello si stava producendo una Catena di Ragionamenti
(Mark, Haddon, Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, Einaudi, 2003, pp. 3, 40-42, 54)