compresi quale baratro di odio
si era aperto
tra Italiani e Italiani
ed ho pianto
in cinque giorni c’erano stati 171 impiccati, 603 fucilati, 800 deportati
Nel 1944 anche a Bassano del Grappa c’era la guerra, ma il nemico non era solo straniero, gli italiani si combattevano tra loro. I fatti raccontati in questo saggio vogliono far luce su ciò che accadde quell’anno e chiarire cosa portò alle impiccagioni del 26 settembre.
Un saggio di storia locale per conoscere ciò che è accaduto a due passi da casa; letture utili soltanto a chi vive nei pressi dei luoghi di cui si parla? Non credo proprio; un racconto di questo tipo aiuta a chiarire la genesi di mille altre vicende simili, vicine e lontane geograficamente o temporalmente. La violenza è sempre uguale a se stessa ed è sempre l’uomo con la sua disumanità ad attuarla, anche se ogni giorno ci pare nuova, perché raccontata a vivaci colori da giornalisti desiderosi di accattivarsi il pubblico, che ama tenersi informato sul nuovo macabro particolare.
Perché informarsi? Perché leggere? Ci troviamo di fronte al dilemma: dimenticare o tener viva la memoria di ciò che è stato? La prima via, la più semplice, non implica alcuno sforzo… basta lasciare che l’oblio inghiotta tutto. La seconda, invece, è a mio parere un vero e proprio dovere; implica un grande dispendio di energie, ma dovrebbe permetterci di sviluppare gli anticorpi per impedire il ripetersi delle brutalità che hanno vissuto i nostri antenati.
I giovani intorno fanno gazzarra con la sigaretta in bocca, sghignazzano, beffeggiano, irridono i morenti, non hanno nemmeno il pudore di fare silenzio davanti allo spettacolo grave di chi muore per un’Idea, e allora compresi ancor più quale baratro di odio si era aperto tra Italiani e Italiani ed ho pianto nel considerare in quale tragica condizione eravamo ormai ridotti, spento ogni sentimento fraterno, di solidarietà nazionale, di umanità.
Il rastrellamento del Grappa aveva inferto un colpo terribile alla Resistenza nel Bassanese: in cinque giorni c’erano stati 171 impiccati, 603 fucilati, 800 deportati, dei quali solo 200 sarebbero tornati.
(Francesco, Tessarolo, 1944 la strage annunciata. Contesto generale e particolarità dell’Eccidio di Bassano del Grappa, attiliofraccaroeditore, 2014, pp. 252, 268)