Ernesto Balducci – Giorgio La Pira

le città

possono essere eliminate

dalla faccia della terra?

Qualche anno fa, fui attratto dal nome di Giorgio La Pira, incuriosito, cercai un testo che ne parlasse. Ho trovato questa biografia molto interessante perché riesce a trasmettere molto bene il messaggio politico di La Pira; è stata scritta da un suo amico, quindi non si deve intendere come un saggio storico, ma un’opportunità di conoscere da vicino la sua figura.

Con La Pira, l’utopia diviene un traguardo raggiungibile. La visione cosmopolita di La Pira si oppone alla situazione geopolitica della sua epoca, che vede due fronti contrapposti, pronti all’annientamento reciproco; in tale contesto, il rivoluzionario messaggio di fratellanza che propone La Pira, assume un significato assolutamente importante.

Wassily Kandinsky - Blaues Bild
Blaues Bild, Wassily Kandinsky, 1924, olio su tela

La Pira ci pone nella condizione di annullare le distanze, e rende ogni cittadino uguale all’altro: le città di tutto il pianeta diventano una sola. Credo che in La Pira il concetto di globalizzazione sia già superato, la nostra “modernità” è antiquata rispetto alla sua idea di unire i cittadini del mondo nella difesa del diritto a vivere in un contesto urbano.

Umberto Boccioni - Visioni simultanee
Visioni simultanee, Umberto Boccioni, circa 1911/1912, olio su tela

La biografia non tratta soltanto i temi della “fratellanza globale”, cui ho dedicato molto spazio nelle prime righe che ho scritto. E’ raccontata anche la sua attività di sindaco e le vicende che lo vedranno coinvolto nei problemi della città, oltre che un approfondimento della sua visione della società, legata al mondo cattolico a cui mai si allineerà completamente. Durante tutta la sua carriera, infatti, riuscirà a scontentare ogni forza politica, sia il suo partito sia le forze a esso opposte.

Bene, spero che le mie parole abbiano invogliato qualcuno di voi ad approfondire la conoscenza di quest’uomo, che potrebbe essere indicato come modello da seguire nella nostra società sempre più individualista.

Un’ultima riflessione: in un’epoca “difficile” come la nostra, dovremmo saper scegliere con grande accuratezza la nostra classe dirigente; mi chiedo se, oggi, un candidato come Giorgio La Pira riuscirebbe a vincere le elezioni a sindaco in una grande città.

Le città capitali di tutto il mondo si promettono reciprocamente amicizia e pace. “Signori, intuisco già le critiche degli scettici, dei piccoli Machiavelli della politica: – a che serve un atto simile? Forse che noi Sindaci abbiamo il diritto di guerra e di pace? […] Hanno gli Stati il diritto di distruggere le città?”

Convegno dei Sindaci delle Capitali di tutto il mondo, Palazzo Vecchio, Firenze, 2 – 5 ottobre 1955.

Enzo Pregno - Veduta di Firenze dal Piazzale Michelangelo
Veduta di Firenze dal Piazzale Michelangelo, Enzo Pregno, Olio su tela
http://www.farsettiarte.it/it/asta-0153-2/enzo-pregno-veduta-di-firenze-dal-piazzale-mic.asp

Rividi, […] con l’immaginazione, la mia dolce, misurata, armoniosa Firenze; rividi […] tutte le […] città e cittadine toscane e italiane; volsi lo sguardo a tutte le incomparabili città d’Europa […] passai con l’immaginazione […] alle città parimenti preziose di tutti gli altri continenti […] e mi domandai inorridito: è mai pensabile che […] queste essenziali strutture della civiltà umana […] possano essere radicalmente eliminate dalla faccia della terra?

(Ernesto, Balducci, Giorgio La Pira, Giunti, 2004, pp. 52 – 54, 57)

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