Augusto Fraschetti – Romolo il fondatore

figlio di Marte

allattato da una lupa

destinato a compiere grandi cose

L’autore ci svela chi fu il fondatore di Roma, partendo dalla sua nascita, proseguendo con la fondazione della città e l’analisi della gestione della stessa, fino alla sua morte, anch’essa avvolta nel mistero.

Nell’introduzione, l’autore precisa subito che “questo non è un libro di storia antica, ma aspirerebbe piuttosto ad essere un libro di antropologia storica del mondo antico”. E segue spiegando che: “a chi scrive non interessa molto se sia realmente esistito un personaggio di nome Romolo che all’evenienza avrebbe fondato una città di nome Roma”. Infatti, il tema che intende trattare l’autore “consiste essenzialmente nella rappresentazione che i Romani di epoca storica hanno fornito della figura del loro fondatore”.

Ci muoviamo nel tempo del mito: Fraschetti cerca di far luce sulle intricate fonti, spesso frammentarie e quasi sempre divergenti; ogni traccia sembra portare in direzioni diverse, confondendoci e meravigliandoci allo stesso tempo. E così Romolo lo potremo credere figlio di Marte e di una schiava, o di una Vestale; e forse anche il discendente di Enea. Insieme al fratello sarà salvato da una lupa, o da una prostituta. E anche per la morte di Romolo esistono teorie differenti: finirà la sua vita ascendendo al cielo, unendosi alle altre divinità; oppure ucciso e fatto a pezzi dai patrizi nel senato.

Ho voluto scrivervi qualcosa su questo libro perché molti anni fa è stato un vero piacere leggerlo; e l’idea di scrivere qui, mi ha “costretto” a riprenderlo, rinnovando il piacere provato. Come avrete già capito, si tratta di un testo ostico, che difficilmente può interessare chi non abbia il desiderio di scontrarsi con una mole incredibile di citazioni e riferimenti a documenti che parlano in dettaglio del nostro Romolo; invece, il discorso è diverso per chi, come me, si è avvicinato alla storia romana per motivi di studio: infatti, trovo che questo sia un testo ben fatto e molto interessante per il suo approccio antropologico.

Figli nati da una Vestale cha ha subìto violenza da un dio o da un “demone” in un bosco dedicato a Marte, sono miracolosamente allattati da una lupa, nutriti anche da un picchio, salvati da un pastore e cresciuti da sua moglie Acca Larenzia […]

(Augusto, Fraschetti, Romolo il fondatore, Laterza, 2002, pp. 11-12)

 

 

Augusto Fraschetti - Romolo il fondatore

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